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Andrea della Robbia

19.00

Il volume dedicato alla Madonna della Cintola di Foiano della Chiana ripercorre le vicende storiche della pala robbiana attraverso un contributo di Tommaso Mozzati, le cui ricerche consentono di documentare i vari passaggi che l’hanno condotta nella collocazione attuale.

L’officina dello sguardo

20.00
Spolia, reimpiego, restauro nella scultura del Quattrocento toscano

Il saggio indaga alcuni esempi di spolia, reimpiego e restauro nella scultura del Quattrocento tra Firenze, Lucca, Pisa, Rimini e Perugia un’attività non marginale nelle botteghe degli scultori che riguardò le opere di committenza laica e religiosa. Oltre i casi noti di Mino da Fiesole e Verrocchio, questo scritto, attraverso l’analisi di alcune opere sulle quali intervennero, impiegando materiali di spolia o restaurandole, Donatello, Buggiano, Andrea Guardi, Agostino di Duccio, Leonardo del Tasso, Francesco di Valdambrino e Matteo Civitali, permette di acquisire un profilo su una pratica operativa connessa alla rilavorazione dell’‘antico’ e all’aggiornamento liturgico o civico-simbolico delle sculture: aspetti che assieme al tema della conservazione delle opere si intersecano con le tecniche artistiche, la storia della committenza e del collezionismo.

La Commedia dell’Arte

28.00

MASCHERE E CARNEVALE NELL’ARTE ITALIANA DEL NOVECENTO

a cura di Monica Cardarelli

Le maschere nell’antica Roma erano funerarie o teatrali. Le prime, indossate nei cortei funebri   fingevano di riportare in vita i gloriosi antenati delle grandi famiglie, le altre, tragiche o comiche, derivavano dal teatro greco: amplificavano la voce e   fissavano la   fisionomia degli dèi e degli eroi, oppure suscitavano le risa per i lazzi e le   fiorite contumelie degli attori, a cui era negata la mimica facciale, l’espressione.

Enigmi

18.00
PAESAGGI SENZA TEMPO

Il viaggio che George Tatge intraprende alla scoperta del territorio italiano va sotto il segno di un’analisi che è insieme lirica e impietosa, curiosa e lucida, sempre sorprendente anche quando affronta soggetti e temi all’apparenza noti, ai limiti dell’ovvietà. La scansione di questa partitura è immediatamente leggibile, si tratta di una progressione – di carattere quasi narrativo – dalla purezza alla contaminazione, dal predominio della natura alla compresenza di natura e artefatto, dall’assenza alla presenza dell’uomo attraverso i suoi segni. L’uomo esiste, in effetti, solo attraverso le tracce che ha lasciato nello spazio naturale, attraverso i mutamenti che gli ha imposto, attraverso l’impronta del proprio passaggio su di una terra che, peraltro, continua la sua vita, si evolve, quasi incurante di questa presenza, talvolta così violentemente ingombrante.

Gli occhi della città

24.00
RITRATTI DI IERI E DI OGGI

Questa raccolta di ritratti dei miei compaesani tuderti costituisce una sorta di diario dei tanti anni che ho vissuto (e continuo a vivere) in questo luogo così speciale. Il mio non vuole essere un documento, bensì un’interpretazione personale. Dunque sarà una lettura soggettiva, parziale, piena di lacune e omissioni. La maggior parte delle persone che vedrete sono amici, artigiani, agricoltori e professionisti conosciuti per caso e frequentati negli anni.